Robert Mapplethorpe

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Robert Mapplethorpe è stato un fotografo statunitense. Terzo di sei figli, proveniva da una famiglia cattolica medio-borghese, di origini irlandesi.

Nel 1969 frequenta il Pratt Institute e studia pittura. Successivamente, nel 1970, si iscrive alla National Society of Reshing Rifles, scuola per ufficiali. Poco dopo lascerà gli studi e andrà a vivere con Patti Smith al Chelsea Hotel di Manhattan, comincerà a consumare stupefacenti, vizio che manterrà fino alla morte. La sua passione per la fotografia raffiora nel 1971, quando l’amico John Mc Kendry, curatore della sezione fotografica del MOMA, lo spingerà ad interessarsi di fotografia. I suoi primi lavori furono collages di fotografie prese da riviste erotiche e pornografiche, successivamente comincia a scattare con una Polaroid SX-70.

Raggiunge la fama grazie alla sua relazione con David Crowland e successivamente con Sam Wagstaff, che gli regalerà una Hasselblad, con la quale realizzerà il controverso lavoro: “The X Portfolio”. Starà con Wagstaff fino alla morte di questi, avvenuta per AIDS.

Nel 1986 verrà diagnostica l’AIDS anche a Mapplethorpe, si spegnerà nel 1989, in una clinica di Boston, accanto a lui vi era la sua amica-amante Patti Smith. La fotografia di Mapplethorpe attinge dal punto di vista poetico, ai poeti maledetti di fine ‘800 come Baudelaire, ma in modo particolare Rimbaud. Farà un autoritratto di se stesso con le corna, che allegoricamente rappresentava Agone all’Inferno. Per Mapplethorpe, la vita è rappresentata dalle forme, che sono l’unica strada per la bellezza. Attraverso i suoi scatti metterà in luce diversità e trasgressione. I suoi scatti più brutali sono quelli realizzati nei locali gay e sadomaso di New York.

I suoi lavori hanno come scopo quello di risvegliare i sensi, oltre che un particolare senso di opposizione. Nascono in un periodo molto particolare della storia umana e americana: il femminismo, la guerra in Vietnam, la trasgressione, il Gay Pride e l’ambientalismo. Parallelamente alla produzione erotica , si alternano nature morte con fiori, che rimandano al plasticismo e al rigore delle produzioni rinascimentali. Davanti al suo obiettivo hanno posato personaggi del calibro di Warhol e Patti Smith e la famosa raccolta di scatti della culturista Lisa Lyon. Spesso le sue mostre sono state sottoposte a censura e le sue opere sequestrate dalla polizia. Dopo la sua morte è nata la Mapplethorpe Foundation, tesa a conservare le sue opere e a lottare contro l’AIDS. Mapplethorpe sarà ricordato come il fotografo che con i suoi scatti omoerotici ha rotto le barriere tra arte e porno.

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